Orihime e Hikoboshi – leggenda giapponese

Nei tempi dei tempi che furono, Tentei, Imperatore del Cielo e Sovrano di tutti gli Dei, viveva con sua figlia Orihime nell’Ama-no-Gawa, Fiume-Celeste o Via-Lattea.
Orihime trascorreva tutto il tempo lontana dal mondo e unicamente occupata a tessere stupendi vestiti per il suo divino padre e per le altre Divinità.
Crescendo, però, in così grande solitudine e con la sola compagnia del suo fuso, la fanciulla fu pian piano assalita da grande malinconia e tristezza, soprattutto perché le mancava l’amore.
Mosso a pietà, Tentei, pensò di procurarle un marito.
La scelta cadde sul giovane Hikoboshi che abitava dall’altra sponda del Fiume-Celeste e che passava le sue giornate facendo pascolare i buoi; anche Hikoboshi era un gran lavoratore, completamente dedito alla sua occupazione.
I due giovani, che non si conoscevano, s’innamorarono perdutamente l’uno dell’atra a prima vista e si giurarono eterno amore ed eterna dedizione.
Presi da questo grande amore, però, i due finirono per trascurare i loro doveri: i buoi vagavano incontrollati attraverso la Volta Celeste e agli Dei non arrivano più le preziose vesti confezionate da Orihime.

Il Sovrano degli Dei si adirò molto per questo comportamento e decise di risolvere la situazione separando gli sposi e costringendoli a vivere su sponde opposte del Fiume-Celeste e non contento di ciò, per impedire che potessero attraversarlo, rese il fiume impetuoso e privo di ponti.
Non potendo più incontrarsi, però, i due innamorati piombarono nella tristezza più profonda, tale da non permettere loro di occuparsi del lavoro, cosicché, gli Dei continuarono a non avere più le loro sontuose venti e i buoi a muoversi indisturbati nel cielo.
Tanto amore finì per toccare nel cuore il Sovrano degli Dei e le altre Divinità che presero all’unanimità una decisione: permettere ad Orihime e Hikoboshi di incontrarsi una volta l’anno, a patto che nel resto dell’anno svolgessero diligentemente i rispettivi compiti.
I due innamorati si mostrarono assai felici di quella concessione divina e da allora, ogni anno, al settimo giorno del settimo mese, uno stormo di gazze trasporta la bella e innamorata Orihime dall’amato. Con una condizione: nel caso in cui la coppia durante il periodo di separazione non si impegni a sufficienza nelle proprie attività, gli Dei manderanno giù dal Cielo tanta pioggia da impedire alla giovane di raggiungere lo sposo.

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